Nel progetto After Us anche la creta è diventata uno strumento prezioso di autonomia, espressione e crescita.

Nel laboratorio–bottega, le persone con disabilità intellettiva hanno avuto la possibilità di lavorare l’argilla, modellarla e trasformarla in oggetti unici, sviluppando competenze manuali e creative che rafforzano l’autostima e il senso di capacità personale.

Manipolare la creta non significa solo creare un manufatto: è un’esperienza che coinvolge il corpo, la mente e le emozioni. Il contatto con il materiale, la possibilità di sperimentare forme nuove, l’attesa della cottura e la sorpresa del risultato finale diventano momenti importanti nel percorso verso l’autonomia. Ogni fase richiede attenzione, pazienza, decisione e cura: qualità che si allenano con naturalezza attraverso il fare.

Il laboratorio è anche uno spazio di relazione e collaborazione. Lavorare fianco a fianco, scambiarsi idee, aiutarsi nei passaggi più complessi, scegliere insieme i colori o le decorazioni: tutto questo favorisce la socializzazione e il senso di appartenenza a un gruppo. Gli operatori accompagnano il processo con delicatezza, lasciando spazio alla creatività individuale e sostenendo ogni persona nel riconoscere le proprie abilità.

Gli oggetti realizzati – tazze, ciotole, piccoli ornamenti o sculture – portano con sé una storia: quella di mani che imparano, che provano, che si mettono in gioco. Esprimono identità e desideri, diventano dono per le famiglie o per la comunità, valorizzando il talento di chi li ha creati.

All’interno del progetto After Us, il lavoro con la creta rappresenta un altro tassello fondamentale nel percorso di sviluppo delle autonomie. Attraverso attività semplici ma significative, le persone accolte possono scoprire nuove capacità, sperimentare scelte, prendere iniziativa e vivere esperienze che contribuiscono alla costruzione di una vita più ricca, consapevole e partecipata.