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Il Centro Socio Riabilitativo Residenziale sorge all’interno del grande giardino che è il centro della Comunità Arcobaleno, ed è strutturato in tre edifici distinti, due case, detti “Focolari”.

Gli interventi educativi e le attività svolte promuovono l’espressione personale, per ogni persona accolta viene costruito un progetto assistenziale educativo individualizzato dall’equipe della comunità con la partecipazione attiva della persona accolta e della famiglia. L’Arche propone anche progetti di accoglienza temporanea che rispondono ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie e la possibilità di avviare progetti di autonomia in un appartamento situato nelle vicinanze.

Ogni focolare è una vera e propria casa con una sua identità specifica, creata dalle persone che vi abitano, dalle loro scelte e dalle loro storie. E’ un luogo in cui desideriamo che la vita quotidiana si carichi di significato, divenendo il terreno per la costruzione di relazioni di vita importanti. Un luogo che permette la condivisione della vita e di ciò che essa porta con sé, dalla gioia alla sofferenza, dai desideri alle frustrazioni: tutto questo viene messo in comune e ricreato sulla base del legame speciale che lega ciascun membro del focolare agli altri e alla comunità.

I focolari si chiamano il Cedro e Il Grano. Ognuno porta la sua storia e le sue caratteristiche particolari. In ogni focolare abitano sei o sette persone con disabilità mentale, insieme a volontari che si fermano in comunità per periodi più o meno brevi. A condividere la quotidianità ci sono poi gli assistenti con contratto di lavoro che garantiscono una presenza costante nel focolare. Realizziamo diverse attività, chi col gruppo dei focolari chi nel laboratorio, e insieme usciamo sul territorio. Assieme viviamo i momenti di festa, ci curiamo le relazioni con gli amici, del legame con la parrocchia e di quello con le famiglie di origine di chi vive in comunità. La vita nella casa vuole essere quella di una grande famiglia in cui tutti apportano il loro contributo e in cui assieme ci prendiamo cura del nostro quotidiano.

Il Cedro è il primo focolare, in cui Albertina e Cristina con Guenda e Daniela, per prime hanno cominciato l’esperienza di una quotidianità condivisa, accogliendo presto anche Raffaella, Chicco, Paola e poi anche Samuele. Una dimora semplice che porta la storia di momenti di calore, accoglienza, festa ed amicizia.

Il Grano è il focolare più grande, con cui la comunità ha voluto rispondere al desiderio di allargarsi e aprirsi a nuove accoglienze. Così Samuele, Marilisa Sophia, Liberto, Mirko, Moreno, e Roberto hanno trovato al Grano una casa. È un luogo che negli anni ha sempre dimostrato una spontanea attenzione all’ospitalità e alla cura dei momenti assieme.